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Alla ricerca del gruppo perduto. Gruppo, fenomenologia e clinica

di Carla Weber.

Che ne è stato del gruppo negli ultimi vent’anni di ricerca in psicologia e in psicoanalisi, viene da chiedersi riconsiderando l’originale contributo di Luigi Pagliarani Metempsicotico il gruppo?
Nel dibattito tra le discipline ha prevalso una collocazione del fenomeno gruppo tra gli oggetti di studio non tanto della psicoanalisi ma della psicologia sociale, della psicologia dello sviluppo e dell’educazione, dell’organizzazione e dell’istituzione, dell’antropologia e della sociologia. Si è operata un’identificazione dell’oggetto di studio con i luoghi della sua presenza e con la ricerca di un metodo per renderli più funzionali e per gestirli meglio. Se ci stacchiamo però da un’idea gestionale per un’esplorazione della dimensione originaria, costitutiva dei gruppi umani ci accorgeremo della rilevanza degli strumenti della psicoanalisi per comprenderne la natura e le potenzialità. Non possiamo, infatti, pensare la dimensione gruppale senza i contributi dello stesso Freud, e di coloro che hanno voluto percorrere ed esplorare la psicodinamica del campo gruppale in modo originale come oggi viene riconosciuto a Bion, Pichon Rivière, Foulkes, Devereux, Anzieu, per indicarne alcuni che immediatamente collegano ad altri riconoscibili in vere e proprie scuole di ricerca.

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