base

home/documenti/paper

I costi di una guerra: il peacekeeping vince l'intervento armato

di Antonino Drago (Novembre 2006)

In una guerra il costo sofferto da un Paese attaccato è semplicemente incalcolabile.

Ma calcoliamo il costo di una guerra mettendoci dal punto di vista del Paese attaccante. Scatenare una guerra comporta: 1) il lavoro di distruzione dell'esercito nemico e della sua capacità tecnologica; 2) il lavoro di distruzione di una ampia regione; 3) il lavoro di ricostruzione della stessa regione; 4) un disastro nella popolazione locale e indirettamente nella popolazione mondiale; 5) un disastro nell'ambiente del luogo e uno spreco delle risorse della Terra.

Prendiamo in considerazione le prime due voci solamente, le quali assieme alla terza rappresentano quanto costa la guerra al bilancio dello Stato attaccante. Non è comunemente conosciuto, e se è conosciuto non è facilmente compreso, il fatto che una guerra costa miliardi di dollari. Per esempio il costo della guerra del Kosovo fu di 7 miliardi di dollari; l'attuale guerra dell'Iraq ha superato 250 miliardi di dollari (in media 83 miliardi di dollari l'anno).

Per un paragone, ricordiamo che il contributo degli USA all'ONU è di 1,2 miliardi l'anno. La somma spesa per la guerra, se invece fosse impiegata per incrementare le capacità dell'ONU di fermare le guerre, darebbe un grandioso potenziamento alla politica mondiale per la Pace. Ma alcuni pensano che l'ONU è inefficiente (in effetti è la politica delle superpotenze che lo rende inefficiente).

Scarica file completo (Formato Word)

Segnala questo testo ad un amico