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Autonomia nella relazione

di Alfonso M.Iacono (Luglio 2004)

Nella storia della nostra cultura, la conquista dell'identità e dell'autonomia individuale è stata spesso raccontata in termini di conflitti violenti o fughe (pensiamo a Freud così come alle avventure di Robinson Crusoe). Ma la domanda è: l’affermarsi della propria identità e autonomia deve essere necessariamente il risultato della distruzione di un rapporto? L’ipotesi di fondo dell’articolo è che sia possibile immaginare un’altra strada che porta all’autonomia nella relazione, cioè la formazione di un'autonomia che per affermarsi non ha bisogno di eliminare l'altro e, di conseguenza, non ha bisogno di distruggere la relazione che lo lega a questo, ma, al contrario, si realizza all'interno di essa, trasformandola.
Si farà riferimento a due esempi.
Il primo è tratto dal giovane Hegel e dalla comparazione che egli opera tra le figure di Gesù e di Socrate. Il secondo riguarda un confronto fra Hegel e Winnicott e il paradosso dell’autonomia legato al bisogno di riconoscimento.

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