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I conflitti sottesi alla questione energetica

di Luca Mori (Novembre 2007)

In queste pagine Luca Mori propone una lettura filosoficamente orientata del dibattito sulla questione energetica, scandita in tre passaggi: in primo luogo, il problema delle necessarie auto-restrizioni al consumo dell’energia e delle risorse naturali; in secondo luogo, la persistente cecità per la “degradazione entropica della materia-energia” (Georgescu-Roegen), che
costringe a chiedersi radicalmente quanto ci sia ancora di “non cosciente” nei modi d’essere di Homo sapiens; in terzo luogo, si evidenzia come gli aspetti sociali e antropologici della questione energetica richiedano un’indagine sulle condotte di vita abituali, sui limiti.
Il saggio si chiude con una spiazzante riflessione di Georgescu-Roegen che fornisce un importante punto di vista per rispondere al perché, nonostante tutte le evidenze problematiche di una crescita senza limiti, fatichiamo così tanto a cambiare stile di vita. «Da quando ho cominciato a interessarmi alla natura entropica del processo economico, non riesco a liberarmi di un’idea: è disposto il genere umano a prendere in considerazione un programma che implichi una limitazione della sua assuefazione alle comodità esosomatiche?
Forse il destino dell’uomo è quello di avere una vita breve, ma ardente, eccitante e stravagante, piuttosto che un’esistenza lunga, monotona e vegetativa. Siano le altre specie – le amebe, per esempio – che non hanno ambizioni spirituali, a ereditare una Terra ancora immersa in un oceano di luce solare».

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