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Kind of Mind
La tensione rinviante

Per una neurofenomenologia della mente estetica
di Ugo Morelli (Settembre 2006)

"Per un essere umano non c'è altro futuro all'infuori di quello che l'arte promette"
[J. Brodskij]

"..l'arte ci insegna a non ubbidire."

"La felicità? Tu conosci qualcuno che sia mortale e che sia felice?"

"La complicità è un crimine?"
[Irene Papas, la Repubblica, 14 maggio 2006]

1. Ricongiungere mente e natura

L'ipotesi difesa in questo lavoro è che la capacità degli esseri umani di esprimere atti estetici e di fare esperienze estetiche di creazione e fruizione, nonché la più generale capacità di acquisire conoscenza, potrebbero essere in quanto tali delle facoltà naturali e i risultati del loro esercizio potrebbero essere dei processi e dei fenomeni appartenenti all'ambito della natura.

Il linguaggio dell'arte, senza per questo essere mortificato a qualche riduzione biochimica, potrebbe trovare forse condizioni per essere compreso in una alleanza con la storia naturale dell'evoluzione umana.

Per l'esplorazione di questa ipotesi emerge l'opportunità di integrare in modo transdisciplinare i risultati della ricerca neuroscientifica e biologico-evolutiva e quelli dell'epistemologia evolutiva e del naturalismo critico come espressione più recente della svolta linguistica in filosofia.

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