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Shiva, Vandana

Vandana Shiva, nasce nella città di Dehra Dun, ai piedi dell’Himalaya nel 1952. Figlia di una guardia forestale e di una contadina, la Shiva si è laureata in fisica delle particelle e nel 1978 ha conseguito il dottorato di ricerca in un’università americana. La pratica della scienza ben presto ha fatto sorgere in lei delle domande circa l’impatto dello sviluppo sull’ambiente e sulla natura. Dall’attività di ricerca in fisica, si è via via sempre più concentrata sulla ricerca interdisciplinare nell’ambito della scienza, della tecnologia e delle politiche ambientali.
Dall’analisi alla prassi, la Shiva si è fatta promotrice dell’attivismo ambientalista e femminista. Dal Chipko Movement, movimento femminile non-violento di donne che abbracciano i tronchi che i tagliatori stanno per abbattere nelle foreste dell'Himalaya, si è poi occupata di conservazione delle sementi, biodiversità, acqua ed altri aspetti dell’emergenza ecologica planetaria.
Nel 1982 ha fondato il Research Foundation for Science, Technology and Ecology, che promuove una ricerca indipendente e di alto livello su tematiche ecologiche e sociali e che affronta i più significativi ed urgenti problemi ecologici e sociali, in collaborazione con le comunità locali.
Vandana Shiva è una delle figure più in vista del vasto movimento di donne che nel sud del mondo critica le politiche di aiuto allo sviluppo attuate dalla banca mondiale e dalle altre istituzioni del “consenso di Washington” ed indica nuove vie e nuovi limiti allo sviluppo tali per cui esso sia rispettoso dell’ecosistema e della cultura delle comunità locali, che rivendicano il valore di modelli di vita diversi dall'economia di mercato.
Nel 1993 Vandana Shiva è stata premiata con il "Right Livehood Award", ritenuto il Premio Nobel alternativo, soprattutto grazie ai suoi lavori sui disastri in termini di riduzione della biodiversità causati dalla rivoluzione verde nel terzo mondo
Nel 1995 ha scritto insieme all'economista tedesca Maria Meis il libro “Ecofeminism”, ribadendo ancora una volta gli stretti collegamenti che esistono tra le tematiche sociali e quelle ecologiche. In anni recenti, è stata una dei personagi più in vista del Global Social Forum.

Pubblicazioni:
Sopravvivere allo sviluppo, Torino, Isedi, 1993
Monocolture della mente. Biodiversità, biotecnologia e agricoltura “scientifica”, Bollati Boringhieri, 1995
Vacche sacre e mucche pazze, DeriveApprodi, Roma, 2001
Biopirateria. Il saccheggio della natura e dei saperi indigeni, Cuen, Napoli, 1999
Le guerre dell'acqua, (recensione) Feltrinelli, Milano, 2003

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