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Conflitto

Etimologia di "conflitto" (dal Q.22 in data 31.10.1996)
Conflitto da confligo. Confligere mira all'incontro. (vedi Lucrezio)

Formenti all'incontro di Brescia mi chiese l'etimo di conflitto. Con mia sorpresa, abituato come sono a risalire alla storia delle parole, mi sono accorto di non essermi mai posto la domanda.
Tornato a casa, compio la ricerca e trovo:

- confligo, confligere: 1. Far incontrare, fig. opporre, mettere a confronto/ 2. Urtare, venire a conflitto, combattere, contrastare; fig. adversi venti confligunt (Virgilio).
- Fligere: percuotere, urtare, atterrare, abbattere (donde forse "afflizione" e "flagello".

Ma la bella scoperta sta nel significato n.1 di confligere, a proposito del quale è citato il verso 1216 del quarto Libro del De rerum natura. Ecco il passo (che appare nella penultima parte del IV libro intitolata "L'ereditarietà, 1209-1232", successiva alla parte "Reciproca dell'amore", 1192 - 1208):

Et commiscendo cum semine forte virilem
Femina vim vicit subita vi corrupuitque, 1210
Tum similes matrum materno semine fiunt,
ut patribus patrio, sed quos utriusque figurae
esse vides, luxtim miscentis vulta parentum,
corpore de patrio et materno sanguine crescunt,
semina cum Veneris stimulis excita per artus 1215
obvia conflixit conspirans mutuus ardor,
et neque utrum superavit eorum nec superatumst.

Se accade che, al momento dell'unione dei due semi, la donna in uno slancio di energia improvvisa trionfi su quella dell'uomo - sorpresa e superata da lei, i bambini, provenienti in tal caso dalla semente materna, nascono simili alla madre, come somigliano al padre se domina l'elemento paterno.
Quelli che vedi prendere dell'uno e dell'altra e presentare un insieme dei tratti dei genitori, sono formati insieme dalla sostanza del padre e dal sangue della madre: questo avviene quando i germi, eccitati nei loro organi dai pungoli di Venere, s'incontrano e si mescolano per l'accordo di un eguale ardore, e da nessun lato non c'è né vincitore né vinto.
(traduzione di Olimpio Cescatti)

Se all'atto in cui avviene il miscuglio di semi
La femmina vince con slancio improvviso
La forza dell'uomo e l'afferra o lo fiacca,
la prole, uscita in tal caso dal seme materno,
somiglia alle madri: se invece prevale il seme
paterno, vien simile ai padri.
Ma quelli che tengon dell'uno e dell'altra,
e dei lor genitori presentano i tratti mischiati,
si forman del germe del padre e del sangue materno
allorquando l'ardore d'entrambi affluisce eguale
in un solo momento e s'incontrano
e fondono i semi eccitati da Venere,
così che non vinca né l'uno né l'altro.
(traduzione di Enzio Cetrangolo)

E nel mischiarsi dei semi, se col vigore improvviso
Preval la donna e il vigore vince dell'uomo, si fanno,
per via del seme materno, simili i figli alle madri:
ai padri per il paterno; ma quelli che han la figura
d'entrambi, unendo ugualmente i volti dei genitori,
vengon dal corpo paterno come dal sangue materno,
quando il reciproco ardore soffiando spinge a scontrarsi
i semi punti dagli estri di Venere entro le membra,
e non è vinto nessuno, nessun vince dei due.
(traduzione di Balilla Pinchetti)

In sintesi: non conflitto, ma incontro e scambio di reciproco ardore, senza vincitori né vinti. Conflitto, in origine, è ricerca d'armonia.

Luigi M. (Gino) Pagliarani