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Arte, dono, natura

di Ugo Morelli / scritto il 18-08-2015

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In questi tempi di cosiddette vacanze non dovrebbe essere difficile riconoscere le principali risorse che attraggono e ancor più potrebbero attrarre le persone a visitare le Alpi, le Dolomiti e il Trentino. La natura e l’arte intese come ambiente, paesaggio, istituzioni dell’arte, della scienza e della cultura, sono risorse decisive per la vita e l’emancipazione dei residenti e per la soddisfazione dei visitatori. Al di là degli arrampicamenti sulla sostenibilità, che non si riesce a definire cosa sia, la natura e l’arte, e le loro traduzioni in prodotti, servizi, artefatti e qualità della vita e dell’accoglienza, sono i patrimoni decisivi per una terra come quella trentina. Tutto ciò è ben visibile dove la sintesi tra natura e arte è evidente ed evoluta, come accade in Arte Sella. Le persone che hanno esaurito i posti ai recenti incontri su “La natura del pensiero” in Arte Sella, hanno, infatti, più e più volte sottolineato cosa si aspettano dal Trentino: natura, ambiente, arte e scienza, e benessere. Ecco che abbiamo bisogno urgente di stabilire le priorità del nostro modello di vita e di sviluppo. Il tema non è affatto semplice. Abbiamo costruito una cultura del “di più è meglio” e non sappiamo se riusciremo ad uscirne. Quella cultura non riguarda purtroppo solo il bisogno di avere più cose per stare meglio. Come mostrano analisi molto approfondite, riguarda la nostra propensione ad avere sempre più solo per il gusto di avere, per il piacere di possedere, che si autoalimentano. Quella stessa energia potremmo spenderla per creare nuovi modi di vivere e stare al mondo ma ciò richiederebbe nuovi orientamenti di valore e una nuova cultura, capaci di dare vita a comportamenti inediti. L’altruismo e il dono sono due prospettive di cui noi umani siamo capaci, ma sono molto poco alimentati e sviluppati dalla cultura dominante. Noi umani non siamo né altruisti, né egoisti. O meglio siamo tutt’e due le cose. Dovremmo allora comprendere abbastanza chiaramente che è la cultura in cui cresciamo e ci educhiamo che porta a scegliere e a far prevalere l’una o l’altra prospettiva. Nelle ristrette cerchie dei nostri gruppi di appartenenza localistici prevalgono l’invidia e l’individualismo. Se sappiamo guardarci con gli occhi del mondo emergono le nostre possibilità di cooperazione e condivisione. Il dono è una cosa seria come chiunque ne fa o riceve sa. Vivere la natura di cui siamo parte come un dono è uno dei principali obiettivi culturali, oggi. Se alimentiamo l’egoismo rimarrà poco spazio per la gratuità e il dono che sono il sale della terra nelle relazioni e l’humus che fa funzionare il mondo.

http://www.ugomorelli.eu/hn/435.html