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Conflict Management

di Armando Avallone (Maggio 2006)

Il Corriere della Sera di sabato quattro febbraio 2006 ha pubblicato la notizia del raggiungimento di un accordo tra lo Stato italiano e il Metropolitan Museum di New York. Quest'ultimo restituirà all'Italia sia il grande cratere di Eufonio, capolavoro del VI secolo a. C., sia i quindici argenti ellenistici di Morgantina. Entrambi provengono dal traffico archeologico clandestino, ma il ministero per i beni e le attività culturali si è impegnato a riconoscere "la buona fede degli acquisti" da parte del museo statunitense. In cambio l'Italia intensificherà i prestiti a lungo termine (da sei a dodici anni) di altri pezzi archeologici. Inclusi, in un futuro non vicino, proprio i beni restituiti. La firma dell'intesa è avvenuta il quattordici e il quindici febbraio a Roma tra il ministro Rocco Buttiglione e Philippe De Montebello, direttore del Metropolitan. A far decidere per la nuova linea sarebbero state alcune prove inoppugnabili sulla provenienza non lecita dei pezzi, offerte dai carabinieri del nucleo storico-artistico: "prove convincenti" per il portavoce del Met, Harold Hozer. A far propendere per la restituzione avrebbe tuttavia pesato una minaccia più grave: l'esclusione dalla politica italiana dei prestiti. Addio mostre di grande richiamo sul pubblico internazionale; addio trasferte verso New York di tele rinascimentali. Una prospettiva economicamente, e culturalmente, inaccettabile per il Metropolitan.

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