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Viva l'intolleranza

di Antonio Castagna / scritto il 04-12-2008

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Il vizio del politicamente corretto, dell'accettabilità delle opinioni di tutti, produce effetti deleteri. Nega qualsiasi conflitto. Qualche giorno fa, Federica Gentile, che a Radio 2 il sabato pomeriggio conduce una trasmissione musicale, ha detto di non capacitarsi del fatto che Madonna avrebbe dichiarato di non gradire la presenza di Sarah Palin ai suoi concerti. “Non è democratico”, ha affermato, che una donna che si dichiara democratica dica una cosa del genere, come se democratico fosse sinonimo di tollerante. La tolleranza (traggo la definizione dal dizionario on line http://www.demauroparavia.it/: atteggiamento di chi permette o accetta convinzioni politiche, religiose, etiche, ecc. o comportamenti diversi dai propri. Dimostrazione di comprensione o indulgenza per gli errori o i difetti altrui) implica una superiorità sottintesa da parte di chi tollera qualcosa o qualcuno che evidentemente non consideriamo alla nostra altezza. Non c'è conflitto possibile, ma solo una lotta per l'affermazione della superiorità dell'uno o dell'altro. La tolleranza è la trappola dei potenti, loro possono esercitarla, dall'alto della loro intangibilità e superiorità.
L'episodio in sé è sciocco, ma è indizio di un atteggiamento molto diffuso che fa sì, ad esempio, che in una repubblica, nata come antifascista, si possa discutere delle buone intenzioni dei ragazzi di Salò, dell'eleggibilità di uno come Totò Cuffaro, condannato per aver informato dei mafiosi di essere intercettati (ma non sapeva che fossero mafiosi, dice lui), del diritto del Papa di immischiarsi nelle decisioni della repubblica e così via. Io la mano a Cuffaro non la stringerei e quando lo vedo in televisione cambio canale o spengo. Sono intollerante. Naturalmente anche Sarah Palin ha tutto il diritto di dire che non gradisce Madonna a un suo comizio, ci mancherebbe e Totò Vasavasa Cuffaro può anche astenersi dal provare a baciarmi come fa con tutti quelli che incontra. Puoi confliggere solo a partire da differenze e grazie alla loro affermazione. Più conflitti e meno baci, tutto sommato mi pare che ci si guadagni in qualità della vita.

Antonio Castagna