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Per cambiare cornice sul lavoro atipico

Luciano Gallino, intervistato da Cosimo Rossi "Futuro dell'industria e dignità per la persona" su "Il Manifesto" del 15 ottobre 2004 / scritto il 18-10-2004

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"Vorrei sottolineare che da un punto di vista politico ciò che non va della legge non è l'eccesso di lavori atipici, che diventano ben 48, il che provoca grossi problemi ai sindacati ma anche alle aziende. Il problema è l'ideologia o filosofia di fondo che ispira la legge, per cui il lavoro è semplice merce di cui una persona, un soggetto, è unicamente un portatore temporaneo: come si portano addosso oggetti e si sollevano pesi, così si porta con sè un tot di forza lavoro che viene venduta e affittata. Questo è il degrado della persona, è venir meno ai principi fondamentali che le condizioni di lavoro dovrebbero prevedere affinchè la dignità umana sia mantenuta sul lavoro come in altri ambiti della cittadinanza. Se non si tocca questo punto, buona parte della partita è persa in partenza. Altrimenti non è che ci si salva se scendiamo da 48 tipologie a 36 o a 12". Luciano Gallino, intervistato da Cosimo Rossi "Futuro dell'industria e dignità per la persona" su "il Manifesto" del 15 ottobre 2004, p. 13
(Antonio Castagna)