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L’illusione della pace

La maggior parte della gente è intrappolata tra l’orrore di una pace finta e il terrore della guerra. / scritto il 03-01-2005

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Arundhati Roy, una delle più note scrittrici indiane, prende spunto dalla situazione in Iraq per entrare in profondità sul tema della pace.

“Che cosa significa pace in questo mondo selvaggio, aziendalizzato, militarizzato?
Cosa significa pace in un un mondo in cui le nazioni povere che per secoli sono state saccheggiate dai regimi coloniali affondano nei debiti con gli stessi paesi che le hanno saccheggiate, e devono ripagarle a ritmo di 382 miliardi di dollari l’anno?
Cosa significa pace per i milioni di persone sradicate dalle loro terre dalle dighe e dai progetti di sviluppo?
Che cosa significa pace per i poveri derubati delle loro risorse e per i quali la vita è una tetra battaglia per l’acqua, la casa, la sopravvivenza e, soprattutto, una parvenza di dignità?
Per loro la pace è guerra.
Sappiamo benissimo a chi giova la guerra nell’età dell’impero, ma a chi giova la pace? […]
E’ facile credere che il mondo sia intrappolato in una spirale di terrorismo e di guerra. E’ quello che permette al presidente americano di dire: “O siete con noi o siete coi terroristi”. Ma noi sappiamo che è una falsa alternativa. […]
E’ sbagliato fare una distinzione morale tra l’indicibile brutalità del terrorismo e la carneficina indiscriminata delle guerra e dell’occupazione. Entrambi i tipi di violenza sono inaccettabili. Non possiamo sostenerne uno e condannare l’altro. La vera tragedia è che la maggior parte della gente è intrappolata tra l’orrore di una pace finta e il terrore della guerra. Sono le due pareti scivolose intorno a noi.”
La domanda che Arundhati Roy pone a noi tutti è: “Come possiamo uscire da questo burrone? Chi è benestante, ma si sente moralmente a disagio, deve chiedersi innanzitutto se vuole veramente uscirne. Fino a dove siete disposti ad arrivare? Il burrone non è diventato troppo comodo?"

Fonte: L'illusione della pace, “Internazionale”, 23 dicembre 2004

(Stefano Pollini)

http://www.internazionale.it