Ripensare il sistema formativo per Massimo Cacciari, intervistato da Iaia Vantaggio su Il Manifesto del 18 novembre 2004 / scritto il 22-11-2004
Ripensare il sistema formativo per Massimo Cacciari, intervistato da Iaia Vantaggiato su “Il Manifesto” del 18 novembre 2004, significa:
1) farne una priorità;
2) allontanare il più possibile l’obbligo di scelta tra “percorso professionalizzante e percorso formativo”;
3) garantire sussidi per un reale diritto allo studio ai più bisognosi e meritevoli (e che gli altri se la paghino).
Per quanto riguarda il dibattito se il sapere sia merce, Cacciari taglia corto: “Il sapere è stato sempre una merce e, in un’economia della conoscenza chi sa può”. Ma è un “errore madornale” scegliere contenuti “tagliati sulle esigenze di questo o quel sistema produttivo: la scuola, vista la velocità con cui procedono le trasformazioni degli assetti economico-produttivi – verrebbe condannata ad un eterno ritardo”.
Il fatto è che demagogia, retorica e tagli, hanno finito per mortificare il sistema formativo e impelagarlo in faccende burocratiche. Il vero conflitto probabilmente è tra il ripensare la scuola e l’intero sistema formativo e le visioni di piccolo cabotaggio, di destra e di sinistra, che Cacciari definisce “cuci e scuci” ingegneristico.
Fonte: "Il Manifesto", 18 novembre 2004
(Antonio Castagna)